Lancio: Aprile 2020
Ultimazione: Ottobre 2020
Obiettivo raccolta: € 2.000,00
Contributi assegnati: € 2547,40
La Romania si trova a fare i conti con una delle più gravi emergenze sociali degli ultimi anni: l’infanzia abbandonata. Un’intera generazione segnata dall’abbandono e dal disagio, di cui solo in questi ultimi anni le autorità romene hanno iniziato ad occuparsi. A differenza di quanto accadeva negli anni ‘90, oggi la popolazione deve far fronte ad una nuova emergenza: la disgregazione dei nuclei familiari. La crisi economica, la mancanza di lavoro, l’impressionante miseria degli stipendi degli operai rumeni, che paradossalmente si scontra con il costo alto della vita, e in modo particolare proprio per i beni di consumo principali, fa sì che moltissimi siano spinti ad emigrare, soprattutto verso Italia e Spagna. Specialmente le donne partono per cercare un lavoro che consenta di mantenere la famiglia rimasta in Romania. Così si sta verificando un fenomeno nuovo di smembramento dei nuclei familiari e chiaramente a pagarne le conseguenze sono ancora una volta i bambini, che restano affidati a papà, nonni o zii, i quali spesso non hanno condizioni di vita minimamente accettabili: è diffusissimo l’alcolismo e la minaccia della punizione corporale è un metodo educativo largamente condiviso.
La città di Brăila , a livello nazionale, è quella dove si registra il più alto tasso di abbandono scolastico (2,3% della popolazione scolastica contro li 1,8% di quello nazionale). In questa città opera e vive una piccola comunità di Suore Clarisse Francescane Missionarie del SS. Sacramento :la “Fundatia Surorile Clarise ale Sf. Sacrament” .
La nostra referente è Suor Michela Fabbri, originaria del Farneto (San Lazzaro di Savena) che da alcuni anni opera presso questa comunità. Dal 1998 le suore hanno avviato la Casa d’Accoglienza “Il Sorriso di Mariele” dove sono stati accolti e accuditi bambini e ragazzi con disagi familiari e sociali. In venti anni sono stati aiutati e sostenuti tanti bambini e giovani grazie all’aiuto di molti benefattori e associazioni. La missione della Casa d’Accoglienza si è conclusa nel 2019, quando è iniziato il nuovo progetto di ampliamento del Centro Diurno (aperto nel 2004). Lo scopo fondamentale di questo Centro Diurno è accogliere bambini dai 5 ai 12 anni e donare loro un luogo dove poter vivere la loro infanzia e crescere con serenità, sviluppando talenti e capacità. L’attività del Centro Diurno si svolge dal lunedì al venerdì sia durante l’anno scolastico che nel periodo estivo, dalle ore 11.30 fino alle ore 18.00, ora in cui è previsto il rientro in famiglia. I bambini, oltre ad avere un pasto e una merenda quotidiana assicurati, vivono momenti di gioco, attività ludico–didattiche (teatro, laboratori handmade, ecc.) e svolgono i compiti scolastici, ricevendo tutto il materiale didattico necessario, oltre al sostegno degli specialisti. Realizzano progetti concreti di conoscenza della realtà e della cultura locale attraverso delle gite e uscite, di attività di sviluppo fisico come corsi di nuoto, tennis, atletismo o altri sport, di interscambio con i volontari italiani, nonché di partecipazione a varie iniziative locali organizzate in modo particolare dalla biblioteca cittadina.
Il progetto 34 “Un piatto per tutti” è pensato per garantire una sana alimentazione quotidiana ai bambini che frequentano il centro, il cui stato di salute viene controllato ogni settimana da un medico; inoltre una nutrizionista forma i bambini affinché conoscano l’importanza di un’alimentazione corretta. Attualmente il centro sostiene 24 bambini e per fare fronte alle spese di un pranzo e una merenda al giorno (forse l’unico della giornata per qualcuno di loro) sono necessari circa € 50,00 mensili per ogni bambino. Il contributo assegnato al progetto è di € 2.000,00 e permetterà il sostegno alimentare per circa 20 bambini per due mesi.
La referente in loco è Suor Michela Fabbri.