Progetto 18 – Luau

Solidarietà Alimentare

Lancio 10/02/2010
Ultimazione 12/10/2010
Obiettivo raccolta euro 4.500
Contributi assegnati euro 4.500

L’obiettivo del progetto è quello di sostenere una scuola primaria (elementare) situata a Luau, nella provincia del Moxico, in Angola.
Luau é un piccolo villaggio di circa 10.000 abitanti che si trova a 12 Km dal confine congolese in un bellissimo altipiano a 1000 metri di altitudine. La popolazione locale vive in grande povertà, non solo economicamente parlando. La presenza di questa scuola elementare – Escolinha Santa Teresinha (s. Teresa di Lisieux) – è una vera benedizione per questi bambini, sia per l’esigente livello di insegnamento sia per la presenza attenta e dedicata delle Suore Francescane dell’Ospitalità oltre all’appoggio dei Padri Dehoniani.
La scuola accoglierà quest’anno 5 classi: 4 classi di seconda elementare e una di prima elementare (di circa 30 bimbi ciascuna). Lunedí 8 febbraio 2010 cominceranno le lezioni e il totale degli iscritti è di 165 “polpettini”, tutti tra i 5 e gli 8 anni.
La scuola per fare fronte alla malnutrizione endemica si fa carico di distribuire a metà mattinata anche una merenda: due volte alla settimana pane, oppure una pappa di farina di granoturco o di riso dolce e zucchero.
La spesa per ogni refezione si aggira attorno ai 20 Kwanza a testa al giorno (circa 15 centesimi di Euro).
Moltiplicando questa cifra per i 165 bambini e per i 5 giorni di scuola alla settimana l’ammontare attinge i: 20 x 165 x 5 = 16500 Kz/settimana. Il totale sale a 577500 Kz/anno (equivalente a 4440 €/anno) considerando le 35 settimane effettive di lezioni.
Speranzosi nella vostra generosità e condivisione di questo progetto vi ringraziamo anticipatamente.

Il Comitato Esecutivo ha deciso di finanziare il suddetto progetto, con un impegno-obiettivo di 4.500 €

Referente in loco:P. Francesco Corposanto

Progetto 17 – Abobo

Cure sanitarie per donne e bambini sieropositivi

Lancio 14/09/2009
Ultimazione 22/06/2010
Obiettivo raccolta euro 4.000
Contributi assegnati euro 4.000

Tra le attivita’ della missione, in particolare ci piacerebbe presentare a voi un problema che ci sta molto a cuore e che si sta espandendo sempre piu’: l’infezione da HIV e la conseguente malattia, Aids, che colpisce parecchi in questa zona. Nonostante il Centro sia aperto e funzionante dall’ottobre del 2002, e’ solo da un anno e mezzo che abbiamo organizzato veramente il servizio di prevenzione, diagnosi e terapia dell’Aids.
Per le donne gravide che sono risultate positive offriamo la possibilita’ di essere seguite da un programma speciale di profilassi antiretrovirale per ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione al loro bambino. I loro bambini inoltre, dopo aver ricevuto alla nascita un’ulteriore profilassi, vengono poi regolarmente seguiti da un ambulatorio apposito per la immunizzazione e per la prevenzione, previsto da un programma sanitario nazionale. Di tutti i pazienti che vengono diagnosticati positivi al nostro Centro, quelli che provengono da altre zone della regione, vengono di nuovo riferiti ai centri governativi pu’ vicini a loro. Un centinaio invece, tutti abitanti nella nostra area di Abobo, sono attualmente seguiti nel nostro ambulatorio e seguono il programma apposito di terapia antiretrovirale. Tra questi ci sono anche una decina di bambini.
Il fatto e’ che la maggior parte di questi pazienti sieropositivi e malati sono donne, vedove o abbandonate dal marito, che si trovano spesso in situazioni di salute gia’ compromesse e in stadi di malattia gia’ avanzata , e quindi incapaci di un lavoro continuativo che fornisca a loro e alle loro famiglie il necessario per vivere e per curarsi. Ed e’ dunque per questo gruppo di pazienti che stiamo cercando un supporto. Finora siamo andati loro incontro utilizzando offerte di amici e parenti dateci per coprire i bisogni dei piu’ poveri a cui offriamo il servizio e le terapie gratuitamente. Ma il crescente aumento del costo della vita e la situazione di poverta’ della maggior parte della gente di questa zona, che si fa sempre piu’ precaria, stanno accrescendo il bisogno anche nella popolazione generale. E’ per qesta ragione che desidereremmo sottomettere a voi questo bisogno, chiedendovi di ‘contribuire a costituire un apposito fondo per venire incontro alle crescenti necessita’ dei pazienti sieropositivi e malati di Aids, seguiti dal nostro Centro di Abobo.
Siamo grati gia’ da ora alla Vostra Associazione per l’interesse e la sensibilita’ verso i problemi del Terzo mondo, e grazie di cuore dunque a Don Luca e a ciascuno di voi per la generosita’ e il bene che ci dimostrate, e per quello che potrete fare.

Referente in loco:Maria Teresa Reale

Progetto 16 – Montevideo

Merendero – merenda pomeridiana per bambini di strada

Lancio 20/01/2009
Ultimazione 20/01/2010
Obiettivo raccolta euro 4.000
Contributi assegnati euro 4.000

Con questo nuovo progetto l’Associazione “attraversa l’oceano” e dall’Africa approda in Sud America. Anche in questo continente come noto ci sono situazioni di grande povertà e anche qui abbiamo missionari di riferimento che ci segnalano iniziative da sostenere.
Il Centro Dehoniano San Francesco, nel barrio Cosanera a Montevideo nasce da
un’iniziativa pensata nel 1980 da padre Andrea Ferla e padre Gianquinto Ragazzoni,
missionari dehoniani in Uruguay, per rispondere ai bisogni di un grande quartiere
all’estrema periferia della Capitale dell’Uruguay. Come tutte le grandi città del sud
America anche Montevideo è piena di evidenti contraddizioni: case e palazzi per pochi
ricchissimi, in quartieri privilegiati della città; immense zone con case popolari e baracche
nella periferia. Con differenti iniziative successive nacquero in quel luogo una scuola
popolare, una mensa per bambini, un centro giovanile: aule per i giovani che non
avevano terminato la scuola primaria. Oggi a fianco della cappella San Francesco
(utilizzata per la catechesi e l’evangelizzazione) funzionano una scuola professionale, vari corsi di alfabetizzazione a più livelli, e il merendero Sacra Famiglia.
Il merendero è un luogo, simile all’oratorio salesiano, dove i bambini più poveri, passano il tempo oltre la scuola dell’obbligo, e che offre la possibilità di usufruire di un’abbondante merenda pomeridiana, che supplisce la cena in famiglia, che quando c’è è alquanto misera!
Nei mesi di gennaio-febbraio (quelli estivi per l’emisfero australe) quando la scuola è
chiusa, il merendero, con l’aiuto di mamme volontarie, cerca di fare animazione ai
bambini e di provvedere a qualcosa da mangiare per tutti.
Per comprare il necessario per la merenda/cena di un mese per 60 bambini (quelli che
abitualmente frequentano il posto occorrono circa 20.700 pesos uruguayani, corrispondenti circa a 690 Euro. Occorrerebbe anche completare l’equipaggiamento per la cucina (pentolame, piatti, bicchieri, posate ecc..) con nuovo materiale per circa 10.500 pesos uruguayani, corrispondenti circa a 350 Euro. Sarebbe poi bello rallegrare gli ambienti con pitture e foto! Queste alcune sommarie informazioni elaborate assieme alla signora Angelica, una delle mamme volontarie. Siamo sicuri che la generosità degli amici italiani supplirà alle nostre mancanze.
Grazie – p. Marco Grandi e p. Gianquinto Ragazzoni
Il Comitato Esecutivo ha deciso di finanziare il suddetto progetto, con un impegno-obiettivo di 4.000 €.

Referenti in loco:p. Marco Grandi SCJ e p. Gianquinto Ragazzoni SCJ

Progetto Batama 1998-2009

Inoltro da parte di p. Renzo. è stata una piacevole sorpresa leggere che molte cose a Batama sono ancora in piedi.
Io riconosco l’edificio che si era costruito in una foto, chiedo a voi conferma!!.
Se volete potete inoltrare ad altri interessati foto e commento.
Buona giornata
Giove

Incredibile ma vero, Batama rivive.
Passando sulla strada da Kisangani verso Babonde, ci siamo fermati a Batama e con grande sorpresa abbiamo trovato un villaggio vivo, con Poste de santé, scuola in funzione, la chiesetta in mattoni con catechista, una grande casa in construzione per il parroco che per il momento non è ancora residente, un belga incardinato nella diocesi di Kisangani (che ha avuto il nuovo vescovo), ma che conta di venirci ad abitare appena posibile.
La campana dell’antica chiesa distrutta è ancora al suo posto, come anche le casette basse che ci avevano ospitato.
Sinceramente non sono però riuscito a riconoscere l’edificio al quale avevamo lavorato per la ricostruzione, ma so che la mia memoria è spesso debole.
In ogni caso ecco alcune foto in modo che possiate giudicare da voi.
(penso le potrai inviare a quanti fecero il viaggio) Un saluto a tutti.

Per quel che riguarda il magazzino (Progetto_Babonde-Aupat), durante il mio congedo i lavori sono andati un pò a rilento, ma possiamo dire che adesso tutti i materiali sono pronti e dopo pasqua inizieremo l’erezione dei muri.
Penso che nel giro di un paio di mesi/tre riusciremo a completare il tutto. Appena posso ti manderò delle foto, con quelcosa di nuovo rispetto
all’attuale situazione.

Ciao, p. Renzo.


Benvenuti a Batama

Padre Renzo e la gente di Batama

Il catechista di Batama

La nuova Chiesa di Batama
La vecchia Chiesa

La zona Ambulatorio-Infermeria

I nostri ex alloggi

L’edificio che abbiamo costriuto


il lato dismesso dell’edificio


La campana dell’antica chiesa

Progetto 15 – Gambela

Allestimento Aula Scolastica

Lancio 05/11/2008
Ultimazione 14/09/2009
Obiettivo raccolta euro 2.200
Contributi assegnati euro 2.200

Sulla scia del precedenta progetto “Il Pane e i Libri”, l’associazione ha scelto di finanziare l’allestimento di un’aula scolastica a Gambella, villaggio dell’Etiopia.
Il progetto consiste nell’acquisto di banchi – sedie – lavagna – bacheca.

Referente in loco:Don Sandro Giuliani

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