Sospensione Progetto 32

Padre Daniele Gaiola ci ha inviato una notizia importante sul Progetto 32 avviato da AUPAT lo scorso dicembre 2017.

Per correttezza ai sostenitori dei progetti di AUPAT, ritengo doveroso informare che il Progetto per l’adeguamento della casa degli studenti (batterie, pannelli solari e cisterna per acqua) a Nauela in Mozambico, non potrà avere seguito. Il motivo che ci è stato onestamente detto è che il padre missionario Augusto Nicolau, a Marzo, a causa di una malattia fulminante, è tornato alla Casa del Padre. Era lui il responsabile della missione degli internati degli studenti. Ora a motivo di scarso personale, la missione è sguarnita. I missionari dehoniani lì presenti vedono la necessità di portare avanti le opere di padre Augusto, ma nel momento si rendono conto di non poter gestire in modo conveniente non solo l’adeguamento necessario alla casa degli studenti ma neppure una manutenzione che possa durare negli anni. Abbiamo apprezzato molto l’onestà e serietà di questa scelta da parte dei missionari facendo richiesta che i soldi già raccolti siano usati per un progetto che possa essere seguito e realizzato in maniera consona.

Il Direttivo AUPAT sta valutando un progetto alternativo a cui devolvere i contributi raccolti per il Progetto 32.

Progetto 32 – Mozambico – Nauela Zambezia

Progetto “Casa alloggio studenti” a Nauela Zambezia

Lancio: Dicembre 2017

Ultimazione: PROGETTO ANNULLATO

Obiettivo raccolta: € 2.000,00

Contributi assegnati: € 500,00

[A causa dell’improvvisa scomparsa del missionario referente in loco, Padre Augusto Nicolau scj il progetto è stato annullato. La prima quota di € 500,00 è stata comunque devoluta a questo progetto e alle necessità della missione. Questo a rettifica di quanto comunicato in sede di approvazione del bilancio dell’associazione.]

La missione di Nauela è una delle prime fondate dai padri dehoniani ed è stata  quasi totalmente distrutta a causa della guerra. Il referente in loco, padre Augusto scj, ha cominciato a recuperare alcuni stabili. Tra questi vi sono i locali necessari per l’accoglienza di giovani studenti che dalla foresta si spostano percorrendo anche 70-80 Km per raggiungere la scuola secondaria, unica nella zona vicina alla missione. Tutto ciò comporta l’esigenza di ristrutturare uno stabile dedicato alla “residenza” dei ragazzi durante la settimana. È davvero importante rendere possibile a 20 o più ragazzi la possibilità di studiare, e di poter farlo nelle minime condizioni possibili.

La casa alloggio (chiamata lar in portoghese) è stata individuata e riabilitata. Attualmente la casa è però ancora sprovvista di energia elettrica e di acqua.

Il progetto intende contribuire alla realizzazione di un impianto fotovoltaico e di una cisterna per la raccolta dell’acqua. Questi sono in sintesi i costi necessari per la realizzazione del progetto:

  • Deposito acqua: 800 euro
  • 6 Batterie: 400 euro
  • 1 Inverter: 300 euro
  • 4 Pannelli: 500 euro.

Il totale finanziato dal progetto ammonta a 2.000 euro.

Referente in loco: padre Augusto scj, responsabile della missione di Nauela.

Progetto 31 – Sudan – Omdurman

Istruzione in Omdurman

Lancio: Dicembre 2017

Ultimazione: Dicembre 2018

Obiettivo raccolta: € 1.500

Contributi assegnati: € 1.500

Il progetto “Istruzione in Omdurman” nasce dalla proposta di Suor Maria Rosa Venturelli fatta durante il suo intervento all’assemblea AUPAT lo scorso maggio 2017. In quella occasione, Suor Maria Rosa ci ha sottolineato che “favorire la cultura è far crescere la dignità di un popolo nel vivere i valori umani e cristiani della libertà, della giustizia, della dignità umana”.

Il progetto si realizza in Omdurman nella periferia di Khartoum ed è nato e gestito dall’impegno delle suore Comboniane presso la loro scuola femminile.

La finalità del progetto è aiutare le famiglie povere che non hanno il denaro per inviare le loro figlie a scuola. A causa della guerra nel Sud Sudan, infatti, molte famiglie cristiane stanno scappando verso il Nord, cercando una integrazione nella scuola cristiana per i loro figli. Alla sfida educativa si aggiunge anche il compito ancora più alto che è quello dell’integrazione e convivenza religiosa.

Il valore del progetto permetterà il sostegno parziale o totale di alcune famiglie (si ipotizza dalle 15 alle 20) che sarà utilizzato per coprire le spese di istruzione scolastica.

Referente del progetto: Suor Maria Rosa Venturelli, missionaria comboniana.

Progetto 30 – Mozambico

Acqua pulita e buona per tutti

Lancio: Dicembre 2016

Ultimazione: Dicembre 2017

Obiettivo raccolta: € 3.500

Contributi assegnati: € 3.500

Il progetto “Acqua pulita… e buona per tutti” nasce per volere di p. Claudio Dalla Zuanna, dehoniano e arcivescovo di Beira,  la seconda città più importante del Mozambico. Obiettivo del progetto è quello di portare l’acqua nelle zone più povere e abbandonate della diocesi. Il costo per la costruzione di un nuovo pozzo completo è di circa €. 5.000, di cui €. 3.500 per la perforazione e la costruzione della base in cemento e €. 1.500 per l’acquisto e installazione della pompa manuale e della tubazione necessaria. Il Comitato Esecutivo di AUPAT ha deciso di sostenere il costo della perforazione e la costruzione della base in cemento, pari a € 3.500.

Referente in loco: p. Claudio Dalla Zuanna, dehoniano arcivescovo di Beira.

Progetto 29 Bahia de Caraquez Equador

Mensa per l’Infanzia “P. Dehon”

Lancio: 25 giugno 2016

Ultimazione: marzo 2017

Obiettivo raccolta: 2.000 euro

Contributi assegnati: 2.000 euro

Obiettivo del progetto è quello di offrire a bambini, bambine e adolescenti della missione dei Padri Dehonai della città di Bahia de Caraquez, colpita anche dal recente sisma che si è abbattuto in Ecuador  nell’aprile 2016, un’attenzione e una cura integrale. Il progetto comprende un’alimentazione sana, formazione scolastica, sviluppo umano con l’obiettivo di elevare l’autostima dei bambini più poveri e promuovere una crescita sana ed equilibrata.

Obiettivi specifici sono:

  • Offrire ai bambini più poveri della comunità un’alimentazione nutriente che gli permetta uno sviluppo sano ed equilibrato.
  • Favorire e potenziare la formazione scolastica con azioni mirate a rafforzare l’apprendimento scolastico.
  • Laboratori di formazione sociale e orientamento famigliare
  • Laboratori di manualità come ad esempio: lavoro con carta riciclata, laboratori di pasticceria e preparazione del pane.

Bahia de Caraquez, situata nella costa del Pacifico , è la capitale del Canton Sucre, ubicato nella zona nordovest della provincia di MANABI.  In questa zona l’incidenza della povertà è di 56,7% a livello urbano e di 76,5% a livello rurale. I livelli di povertà estrema sono del 13,2% nell’ area urbana del 25 % nell’area rurale. Questo significa che più della metà della popolazione sopravvive con meno di 2 dollari al giorno e più di un terzo con entrate minori a 1 dollaro al giorno. La denutrizione cronica per i bambini minori di 6 anni arriva anche al 40,3%.

Vicino a Bahìa si trova la località di LEONIDAS PLAZA, dove dal 1997 lavorano i sacerdoti del Sacro Cuore (sci). Leonìdas Plaza ha circa 23 quartieri, e qualche comunità rurale. Una di queste borgate che si trova all’ ingresso della città è FANCA .

FANCA è una dei quartieri più popolosi e più poveri dove attualmente vivono circa 3000 persone e i bambini sono molto numerosi. Purtroppo a Fanca mancano tutti i servizi di base: non c’è acqua potabile, l’elettricità è insufficiente, le strade senza asfalto, mancano spazi ricreativi e zone verdi, fognature, igiene e pulizia. Tutto questo degrado e l’ambiente paludoso diventano condizioni favorevoli per il diffondersi di malattie e infezioni come il “dengue”, un virus sempre più diffuso in America del Sud. A questo si associa poi una grande denutrizione infantile e un disagio famigliare. Numerosi sono gli episodi di violenza domestica, specialmente maltrattamenti nei confronti delle donne, molte delle quali vivono sole con i loro figli. La condizione di estrema povertà, fa sì che spesso bambini e adolescenti  siano costretti a cercare lavoro per aiutare le loro famiglie, perdendo così le opportunità di crescita e sviluppo della persona. La principale conseguenza è l’abbandono scolastico o un rendimento molto basso. C’è poi un alto rischio per i bambini e gli adolescenti che spesso si ritrovano a vivere in strada. Le poche scuole esistenti presentano inoltre una struttura precaria e il livello di istruzione è basso come anche il rendimento scolastico.

Vista la situazione molto critica soprattutto per l’infanzia , i sacerdoti dehoniani del Sacro Cuore presenti in città, molto colpiti da questa grave situazione sociale, nel 2000 hanno deciso di costruire una mensa dedicata ai bambini: il Comedor Infantil Padre Dehon. L’iniziativa sorge dalla convinzione che i bambini sono coloro che soffrono maggiormente le conseguenze di questa difficile realtà.

Attualmente sono accuditi 105 bambini e adolescenti: 62 maschi e 43 femmine dai 3 ai 14 anni. Indirettamente la struttura si fa carico di altre 85 persone che, dal lunedì al venerdì, ricevono un pasto e sostegno scolastico. Questa possibilità crea le condizioni per un migliore sviluppo umano di questi bambini e adolescenti spesso molto segnati negativamente dalla loro condizione culturale. Le proposte formative mirano a insegnare un utilizzo migliore del loro tempo e a togliere i giovani da un futuro spesso destinato alla delinquenza, alla droga e ogni altro tipo di abusi.

Nella struttura lavorano persone giustamente retribuite, come due cuoche e un vigilante. In questi 16 anni di funzionamento del Comedor Infantil (Mensa infantile) ci sono stati diversi inconvenienti di tipo economico e purtroppo il terribile terremoto del 16 aprile 2016 ha colpito in pieno anche quest’opera dei Padri Dehoniani e anche la Mensa è stata costretta a riniziare da capo tutta la sua opera, partendo dalla sua ricostruzione.

Il progetto AUPAT può contribuire al ristabilire il servizio Mensa per l’Infanzia “Comedor Infantil Padre Dehon” danneggiato dal terremoto. In particolare il Progetto 29 intende coprire i costi per l’acquisto dei generi alimentari e la preparazione dei pasti della mensa per sfamare 105 bambini per la durata di un mese.

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