Progetto 37: Ricostruiamo insieme

Emergenza ciclone Eloise in Mozambico

Lancio: Marzo 2021

Ultimazione:

Obiettivo raccolta: € 2.000,00

Contributi assegnati: € 700,00

Il progetto nasce dalla richiesta di aiuto del Padre Missionario Dehoniano e Vescovo di Beira don Claudio Dalla Zuanna. La notte tra il 22 e il 23 gennaio 2021, il ciclone tropicale Eloise di categoria 1, ha colpito la già fragile provincia di Sofala, nel Mozambico centrale. Piogge torrenziali e venti sopra i 120 km orari hanno devastato l’area raggiungendo anche le province di Zambezia, Manica e Inhambane con conseguenze devastanti per la popolazione locale e le abitazioni e mettendo a serio rischio i raccolti del 2021. La provincia di Sofala si sta ancora riprendendo dal tragico impatto del ciclone Idai nel marzo 2019. “Quello che preoccupa è che questi fenomeni, prima lontani anche una decina di anni tra loro ­ ci scrive il Vescovo di Beira don Claudio ­ ora si ripetono con grande frequenza. Per la città di Beira questi fenomeni si sommano all’innalzamento del livello degli oceani e rendendo il futuro ancora più incerto”.

Quasi 7.000 persone sono risultate sfollate, costrette ad abbandonare le loro case e a rifugiarsi in alloggi temporanei e di fortuna. I forti venti e le massicce inondazioni hanno causato la distruzione delle infrastrutture locali, della produzione e delle riserve di cibo e interrotto il funzionamento dei servizi, soprattutto nei distretti rurali ma anche nella città di Beira. La popolazione, seppur stanca e stremata dalle contingenti e croniche emergenze, sta reagendo e sta rispondendo con forza e determinazione. “Non ho mai visto popoli così forti. Quando chiedo: e se domani arrivasse un altro ciclone? I mozambicani rispondono: Questa è casa nostra, ci rimboccheremo le maniche e ripartiremo di nuovo’. Detto da persone che hanno appena perso la casa sono parole di grande resilienza. Sono capaci di rialzarsi sempre” conclude il Vescovo di Beira.

Obiettivo: ricostruire ciò che è stato distrutto dal ciclone Eloise affinché i numerosi sfollati possano rientrare nelle loro case. Il costo medio per la riparazione di una casa danneggiata è di circa 650,00 euro. Come AUPAT vorremmo ripararne almeno 3.

Dove: nella città di Beira, situata all’interno della provincia di Sofala, nel Mozambico centrale.

Responsabile in loco: Padre Missionario Dehoniano e Vescovo di Beira don Claudio Dalla Zuanna.

Annullamento Progetto 32

A causa dell’improvvisa scomparsa del missionario referente in loco, Padre Augusto Nicolau scj il Progetto 32 Nauela – Zambezia è stato annullato.
La prima quota di € 500,00 è stata comunque devoluta a questo progetto e alle necessità della missione. Questo a rettifica di quanto comunicato in sede di approvazione del bilancio dell’associazione.

Ciclone in Mozambico: dona ora!

A proposito dell’emergenza in corso in Mozambico a seguito del ciclone abbattutosi sul paese in particolare nella città di Beira, il nostro responsabile progetti padre Daniele Gaiola scj, che conosce bene la realtà di questo paese, ci ha sollecitato a diffondere questa campagna raccolta fondi. È importante intervenire per far fronte alle innumerevoli esigenze causate dai danni subiti dal passaggio del ciclone IDAI. Purtroppo la città è stata al 90% distrutta e molte sono le vittime e i senza tetto.
Vi chiediamo pertanto di contribuire direttamente effettuando una donazione all’IBAN sottoriportato_

Missioni Casa Sacro Cuore IT 12 L 05034 12106 000000000490

Sospensione Progetto 32

Padre Daniele Gaiola ci ha inviato una notizia importante sul Progetto 32 avviato da AUPAT lo scorso dicembre 2017.

Per correttezza ai sostenitori dei progetti di AUPAT, ritengo doveroso informare che il Progetto per l’adeguamento della casa degli studenti (batterie, pannelli solari e cisterna per acqua) a Nauela in Mozambico, non potrà avere seguito. Il motivo che ci è stato onestamente detto è che il padre missionario Augusto Nicolau, a Marzo, a causa di una malattia fulminante, è tornato alla Casa del Padre. Era lui il responsabile della missione degli internati degli studenti. Ora a motivo di scarso personale, la missione è sguarnita. I missionari dehoniani lì presenti vedono la necessità di portare avanti le opere di padre Augusto, ma nel momento si rendono conto di non poter gestire in modo conveniente non solo l’adeguamento necessario alla casa degli studenti ma neppure una manutenzione che possa durare negli anni. Abbiamo apprezzato molto l’onestà e serietà di questa scelta da parte dei missionari facendo richiesta che i soldi già raccolti siano usati per un progetto che possa essere seguito e realizzato in maniera consona.

Il Direttivo AUPAT sta valutando un progetto alternativo a cui devolvere i contributi raccolti per il Progetto 32.

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